REVIEW 24a GIORNATA. Millitricamente P.Flow: stavolta piange Raise. Emozioni, rimpianti, rimpalli e "l'insostenibile (?) pesantezza della misura".

Raise - P.Flow 4.0 1 - 2 (71 - 72)
Jihad - Full House 2 - 2 (75.5 - 74)
Ret of Django - Atl. Via Cioci 2 - 2 (77.5 - 74)
Johnny Rasta - BBI 1 - 1 (71.5 - 66)
Monturà - Lu nome nn conta 1 - 0 (70.5 - 57)

Dopo l'aperitivo del venerdi sera con l'anticipo degli anticipi, l'antipasto del sabato con altri 2 anticipi, la portata principale domenicale con le 6 partite del pomeriggio e il dessert del posticipo, mancava il digestivo. Era necessario, impellente, inevitabile. E' arrivato lunedì', sotto le mentite spoglie dei fumi lassativi del cappuccio e delle sentenze inappelabili della Gazza. Digestivo difficilmente e ossimoricamente digeribile in realtà, almeno per alcuni. Per altri invece, per uno in particolare, dolcissimo modo per festeggiare la fine di questa maratona, ovvero l'incertissima, lunghissima ed estenuante 24a giornata di FantaBocciofila 4.0, divertitasi a giocare e a ballare sul labile confine del mezzo punto. Il dettaglio che si fa essenziale, il particolare che si eleva a tutto, l'inezia che sposta gli equilibri. Lo 0.5, il monco, il "a metà". Stavolta, come non mai, ha deciso lui. Vediamo come:

° Ma allora si batte! Dopo 13 risultati utili consecutivi, cade, proprio nella gara che non avrebbe mai voluto perdere, la corazzata Raise. Merito della capolista P.Flow, che si rialza dalla doppia caduta contro squadre di bassa classifica, assestando il colpo chirurgico, millimetrico, mortale. Quello che fa precipitare a - 7 Trobbiani & Grassetti, quella che può valere una stagione. Dopo il gol di Riise e i 7 dello stesso norvegese e dell'altro romanista Julio Sergio, i padroni di casa già annusavano la vittoria che sarebbe valsa il 2° posto e il primato ad un passo. Con Gilardino ancora una volta a secco (5), e tutto il centrocampo già sceso in campo, le tenui speranze arancioni erano affidate ad Amauri, all'asciutto da mesi, e da Nenè, solitamente vittima della rotazione degli attaccanti attuata da Allegri. Per i 2 brasiliani un gol per uno, in risposta gli scettici: giochi completamente riaperti. A questo punto la palla passava per i piedi di Milito e Quagliarella che nel posticipo avevano la possibilità di riportare in vantaggio i raisiani: le loro conclusioni sbattono rispettivamente su De Sanctis e sul palo, rinviando il verdetto della partita al lunedi mattina. Nonostante il 5 di Kolarov, Spè centra l'obbiettivo 2 gol, merito di ben cinque 6.5 e della decisiva mossa Agazzi, il neo arrivato che fa scattare il + 1 dei modificatori: con Viviano (5.5) o Gillet (3 gol subiti) sarebbe finita diversamente. Dall'altra parte invece, la malagurata rinuncia alla difesa a 3 e quindi al bonus modificatori, unita al 5 di Panucci, stroncavano la rincorsa a fatidica quota 72: è colpaccio esterno p.flow, in rimonta e a sorpresa, figlio di sottili alchimie tattiche e di spudorata sorte amica. Spendiamo infine altre due parole sull'attaccante del Cagliari: acquistato nella 2° sessione di mercato, ed ad un passo dall'essere ceduto nell'ultima (è stato virtualmente sul mercato), Nenè ha deciso questo scontro diretto delicatissimo così come aveva fatto contro Johnny Rasta nel 2° girone realizzando una doppietta. Che sia lui, l'insospettabile discriminante di questa edizione?

° Ennesimo x. Le inseguitrici della capolista non fanno che pareggiare quando si trovano di fronte, tarpandosi le ali a vicenda. Peccato, perchè almeno in questo caso entrambiele compagini hanno sfoderato una signora prestazione: tanto Jihad in gol col solo Pazzini ma in assist con Floccari e Pizzarro, quanto Full House, che ha visto andare a segno Di Vaio, Floro Flores e Semioli ma che ha pagato la serata no di Pandev & Sneijder. Rimpianti sopratutto per Fioretti: non vince da 6 giornate, ha sprecato il 2° match ball consecutivo in casa contro un avversario diretto, ha lasciato in panca il gol di Conti (9.5) per far spazio a Perticone (ma dai modificatori arriva il +1), ha subito le brutture del campo di Marassi che hanno frenato un paio di volte Pazzini lanciato a rete, si è visto annullare un gol regolarissimo a Floccari, ha assistito inerte al rimpallo fortunoso valso il + 3 a Semioli. Per Passarini al contrario, tuttosommato un buon punto: primato più lontano (3 punti) ma ancora assolutamente alla portata, e 2° posto difeso e rafforzato. Il vero allarme è quello riguardante gli infortuni in avanti: fuori causa mezzo reparto, anche se l'emergenza potrebbe spegnersi con gli imminenti ritorni di Toni e Iaquinta (?).

° C'e chi continua a dire che Johnny Rasta occupa una posizione in classifica fin troppo alta , puntando il dito accusatore sul fatto che la sommatoria dei punteggi totali dei neroverdi è superiore a quella di sole altre 2 squadre. Sarà pure così, anzi lo è (dato inoppugnabile), ma quando si continuano a perdere punti per quisquilie (ma del resto non sono proprio le quisquilie l'ingrediente principe di questo post e forse anche di questo gioco?) come ammonizioni per magliette tolte in stato di esultanza (capitò con Rocchi qualche domenica fa) o decisioni arbitrali dubbie (esplulso il neo-arrivo Jimenez per una mini protesta al cui confronto il battimani di Sneijder nel derby era meritevole d'ergastolo), forse sarebbe il caso di rivedere le proprie rigide posizioni e ammettere che da qualche tempo a Carducci & Svampa non ne va proprio dritta una. Il 71.5 a 66 contro BBI, è il manifesto della precaria incertezza di questa giornata e al contempo dell'attuale fantozziana sfiga del duo che l'anno scorso seppe acciuffare il podio per il rotto della cuffia. Podio ancora alla portata (è li, a soli 2 punti) anche quest'anno, ma destinato a rimanere una triste chimera se si continua a rimandare il ritorno alla vittoria, che manca ormai da ben 8 giornate: ai tempi (14 dicembre!), Giorgio e Marco erano i primi della classe, ora la quinta traballante forza del torneo. Il gol di Miccoli, il fattore campo, la porta inviolata, l'assist di Diego, valgono un solo beffardo punto, stesso bottino di Badioli & Salvucci che al contrario da qualche giornata stanno rifacendosi (con gli interessi?) della super sfortuna di inizio anno, guidati oltre che dalla dea bendata, anche dagli assist di Ronaldinho, e con un Pato (7 + gol) lasciato ininfluentemente in panchina, pronto a dare il suo determinante contributo nella gare future. Influente e come, dall'altra parte, è stata invece l'esclusione di Baptista (6 + gol), acquistato tra mille fatiche e ai limiti della regolarità, per poi neanche scendere in campo. Beffa nella beffa.

° Non è mica finita qui. La sagra del "pe mezzo punto porco zio", convolge anche Porfiri & Santinelli, arenatisi ad un fatale o.5 dai 3 gol e quindi dalla vittoria. La doppietta, seppur sporca (rigore ai limiti dell'imponderabile) di Del Piero, e gli assist di Caceres e Matri, hanno permesso a The Return of Django di pregusatre la vittoria. Ma la risposta improbabile di Marco Rossi (altro decisivo acquisto del recentissimo mercato, oltre a quello di Agazzi in positivo e di Jimenez in negativo), autore anche egli di 2 gol (quasi la metà di quelli realizzati in Serie a nel resto della carriera, 5 in tutto!) e la saggia scelta di Martone & Carpineti di preferire Sorrentino a Buffon, hanno permesso all' Atletico via Cioci di difendere la 6a piazza e di non perdere contatto con il podio, distante ora 6 lunghezze. E le faccie di Giovanni & Roberto, che vinsero il premio mestizia lo scorso lunedì, possono elargire finalmente un sorriso: questo pareggio vale quanto una vittoria, quello dei loro sfidanti, quanto una sconfitta.

° E sono due. Monturà infila il secondo acuto consecutivo, dando seguito all'impresa esterna dello scorso turno. Non che ci volesse un miracolo per avere la meglio su una squadre che , quando gioca in trasferta, è tra le più deboli della storia della nostra lega, e che stavolta, grazie ad un roboante 57, sfiora il season low assoluto, per ora ancora a pannaggio di Johnny Rasta. Plausi comunque al buon Basso, che trova conferme da Di Natale e segnali di risveglio da Zarate, paradossalmente decisivo proprio la volta in cui parte dalla panchina, e proprio contro la sua ex-squadra, ora solissima all'ultimo posto. E se per Lu nome non conta la situazione sembra senza via d'uscita, al contraio per i vice-campioni in carica si potrebbero aprire insospettabili sviluppi: i punti di distacco dal podio sono 10 tondi tondi, ancora tanti, ma un paio in meno di quelli - di vantaggio - che proprio Matteo aveva sulla sua inseguitrice lo scorso anno , più o meno di questi tempi. Sappiamo come finì.

Onir